La Grifola Frondosa – conosciuta anche col nome giapponese “Maitake” – è un fungo non molto diffuso che cresce sotto gli alberi di castagno, in luoghi umidi e caldi, durante il periodo compreso tra agosto e novembre.

Molto popolare in Cina e in Giappone, in Italia è definito un fungo raro e lo si trova principalmente nella zona delle Prealpi marittime piemontesi e l’altopiano della Sila. Di recente è cresciuto l’interesse nei suoi confronti visti i diversi studi secondo cui possiede ottime proprietà officinali.

Caratteristiche e benefici del Maitake

Il Maitake è ricco di minerali (quali potassio, calcio e magnesio), vitamine (come la B2 e D2), fibre e amminoacidi. Molti ricercatori hanno indicato che il fungo ha l’abilità di regolare la pressione sanguigna, il glucosio nel sangue e l’insulina. Nello specifico, la Grifola Frondosa sembra sia in grado di:

  • stimolare il sistema immunitario contro i tumori: sembra contenere un composto, scoperto negli anni Ottanta, in grado di potenziare ed esaltare l’attività del sistema immunitario. Ha un’azione diretta sulle cellule cancerose, in quanto capace di bloccarne il metabolismo e rallentare la crescita della massa tumorale, inibendo la metastasi;
  • Aiutare a perdere peso: stimolando il metabolismo dei grassi, riduce il senso di fame ed il bisogno di assunzione di carboidrati e grassi dall’esterno. Può essere un efficace aiuto nelle diete alimentari;
  • Stimolare l’inattivazione delle tossine a seguito di una cattiva alimentazione. Uno studio ha dimostrato che il fungo è in grado di ridurre i danni epatici inibendo l’accumulo di grassi a livello epatico e si è dimostrato utile nel trattamento dell’epatite B cronica;
  • promuovere la fertilità nelle donne: una ricerca in Giappone ha mostrato come promuova con successo l’ovulazione (di oltre il 60%) in donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico.

Come riconoscere la Grifola Frondosa

Innanzi tutto la si trova ai piedi o sui ceppi di alberi di latifoglie, sui castagni in particolare. Di per sé, è un fungo parassita, anche piuttosto dannoso per la pianta che lo “ospita”. Può vegetare nutrendosi di legno già morto o in decomposizione, ma anche di legno vivo, attaccando soprattutto alberi poco sani che può portare alla morte.

grifola frondosa da cucinare

Si presenta come un cespuglio ramificato con moltissimi cappelli, anche centinaia, ciascuno di forma irregolare (sembrano petali, ventagli o spatole). Il colore della cuticola è grigio-brunastro, zone più scure che hanno un andamento radiale che, ai margini, tendono come a formare una banda. Ciascun cappello misura 2-12 cm e, l’intero cespo, può raggiungere 40-50 cm di diametro. Il gambo è massivo, di forma schiacciata, corto e di colore giallastro. La consistenza della carne varia man mano che il fungo matura: diventa sempre più spessa. Anche il suo odore e sapore passano da gradevole e intenso a sempre più forte e sgradevole.

Utilizzo della Grifola Frondosa in cucina

La Grifola Frondosa è un fungo dal sapore delicato, molto ricercato in cucina. Sono diversi i modi in cui è possibile cucinarlo, tra cui: soffritto con olio, sale e pepe, da servire come contorno o mangiare da solo; o sott’olio, sempre da servire come contorno oppure sulle bruschette.

grifola frondosa cucina

Cucinarlo è molto semplice. Innanzi tutto è necessario lavarlo con acqua fresca, per eliminare eventuali residui di terra, e tagliarne la base – la parte bianca – che tende ad essere di consistenza dura. Una volta fatto sgocciolare per bene, tagliarlo in piccoli pezzi che vanno nuovamente lavati e ben sgocciolati.

A questo punto, portare a bollore l’acqua salata e scottare la grifola per circa 3 minuti. Nel frattempo far bollire l’aceto bianco con uno spicchio d’aglio e chiodi di garofano per una decina di minuti, aggiungendo poi la grifola. Scolarla e disporre i pezzi su un canovaccio pulito, tamponandoli delicatamente. Ora è sufficiente prendere dei barattoli, in cui andranno aggiunti due spicchi d’aglio e un po’ di pepe, invasare i funghi e coprirli con l’olio. Assicurarsi che non ci siano bolle d’aria al suo interno e, dopo aver lasciato i barattoli aperti per una giornata, tappare e conservare in dispensa. La Grifola è servita!