L’Albero della Seta, nome comune con il quale viene identificato il Bonsai Murraya Paniculata, vanta delle origini non ancora ben identificate da parte dei botanisti.

Trattandosi di una pianta tropicale originaria della Cina meridionale, la sua diffusione in Europa risale al Settecento. In questo periodo le grandi potenze coloniali, particolarmente quella britannica, erano solite introdurre nel vecchio continente le loro scoperte nei luoghi remoti.

Ad oggi la pianta è abbastanza comune e può essere considerata sub-spontanea anche sul territorio europeo. Scopriamo come prendersene cura al meglio.

Bonsai di Murraia: caratteristiche e coltivazione

fiore di bonsai murraya

Questo bonsai da interno si contraddistingue per l’elevato potere decorativo. La chioma verde lucida è presente tutto l’anno. In primavera la fioritura porta alla comparsa di delicati fiori bianchi con un profumo simile al gelsomino, che lasciano poi il posto a bacche di colore rosso.
bacche rosse di bonsai murraya
Per assicurare la giusta quantità di luce al Bonsai è necessario creare un ambiente sufficientemente caldo e umido, tale da replicare l’habitat tropicale d’origine.

È meglio posizionare l’Albero della Seta vicino a una finestra preferibilmente non esposta a sud, verificando che la temperatura media si aggiri sempre attorno ai 18°C. Il substrato di terra non dovrebbe mai essere lasciato seccare eccessivamente. Si consiglia infatti di nebulizzare mediante l’apposito strumento le foglie del piccolo albero, senza esagerare con le irrigature del terreno.

Inoltre, è importante fornire tutti gli elementi indispensabili per la crescita. Nei mesi primaverili ed estivi, coincidenti con la fioritura e la produzione delle bacche, è preferibile concimare circa ogni due settimane. La frequenza va invece ridotta a una volta al mese durante l’inverno.

Nell’ottica di dare al bonsai io stile desiderato è possibile procedere con la tecnica della legatura, che può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno. Il bonsai di Murraia si presta, come del resto gli altri esemplari della specie, a prendere diverse forme. Esistono, infatti, quelle a cascata, a due tronchi oppure inclinata.

Potatura e cura dell’Albero della Seta

L’operazione di potatura permette al albero della seta di crescere in maniera rigogliosa e soprattutto più ordinata.

Nell’immaginario collettivo, il bonsai è proprio l’esemplare vegetale perfetto per tutti coloro che amano prendersi cura della pianta come attività rilassante. Per ottenere un risultato perfetto, è necessario  utilizzare le forbici specifiche per bonsai, che consentono di rimuovere senza danneggiare i rami.  Questi ultimi hanno la tendenza ad allungarsi molto nel corso dell’anno, motivo per cui è importante procedere alla potatura con una cadenza regolare. È consigliabile tagliare lasciando due foglie e almeno due gemme sui rami che hanno già prodotto almeno sei foglie.

Alla potatura può essere associata anche la fase di moltiplicazione per talea ideale per tutti coloro che desiderano ottenere altre piantine.

Come accade per molte altre piante, il bonsai di Murraia deve essere rinvasato circa ogni due anni, rigorosamente in primavera, per assecondare la sua crescita.

All’interno del nuovo vaso va disposto terriccio adatto e di ottima qualità. Con l’occasione si può procedere a un’eventuale potatura anche delle radici per dare una forma più ordinata e stimolare il processo di radicazione nel nuovo vaso.

Per quanto concerne le patologie che possono affliggere questa pianta, una delle più comuni e prevenibili è senza dubbio la clorosi ferrica.  Spesso questa è dovuta all’uso di un’acqua troppo calcarea per le innaffiature. La comparsa della malattia, accompagnata dall’ingiallimento e dall’indebolimento delle foglie, può essere contrastata mediante l’impiego di prodotti a base di ferro.

Una cura particolare dev’essere riservata alla rimozione di eventuali esemplari di cocciniglia, un parassita che si riconosce per l’aspetto simile a un piccolo fiocco di cotone. L’aspetto in apparenza innocuo non deve trarre in inganno, poiché la cocciniglia può portare all’ingiallimento delle foglie e alla loro caduta.

I parassiti di cocciniglia sono però semplici da togliere, basta un semplice bastoncino impregnato d’alcol. Per prevenire il ritorno dell’infestazione,  è possibile applicare prodotti specifici, come ad esempio l’olio di Neem, utile per assicurare una lunga vita all’albero della seta.