Negli ultimi anni tra i settori più interessanti per i ricavi, figura sicuramente quello dell’elicicoltura. Non tutti hanno però le conoscenze per avviare un allevamento di lumache e in molti casi ci si confonde tra costi e potenziali guadagni.

Nelle prossime righe analizzeremo meglio questo argomento e cercheremo di capire quali sono i requisiti, i costi e i possibili guadagni ottenibili dall’allevamento di lumache.

Allevare lumache: un settore interessante per costi e guadagni

L’elicicoltura, o più comunemente conosciuta come allevamento di lumache, non è altro che un’attività lavorativa atta a ottenere degli ottimi ricavi senza troppe difficoltà usufruendo della proprietà delle lumache.

Sebbene il periodo storico, dal 2019 al 2021, sia stato caratterizzato da una crisi profonda, i ricavi del mercato delle chiocciole ha superato i 10 milioni di euro.

In Italia, la richiesta di chiocciole è di circa 4.500 tonnellate annue, con una copertura del solo 20% della domanda; come è facile dedurre il restante 80% viene importato da Paesi esteri. Il mercato italiano si caratterizza di circa 1.000 aziende che consentono alle chiocciole una crescita costante.

Dati alla mano, oltre alle circa 1.000 aziende di allevamento di lumache, abbiamo 9.950 lavoratori impiegati e un giro d’affari che supera i 350 milioni di euro. Dal 2010 al 2020 si è avuto un incremento dei consumi del +320%.

I requisiti di legge per avviare un allevamento di lumache

Affinché si possa avviare un’attività di questo genere è indispensabile possedere dei requisiti di legge conformi, nello specifico è indispensabile presentare: l’iscrizione presso il Registro delle Imprese agricole alla Camera di Commercio, aprire la Partita Iva e possedere l’iscrizione presso l’INAIL e INPS.

Nella condizione in cui oltre all’attività di allevamento ci fosse anche quella di vendita al pubblico, a tali requisiti devono essere aggiunti anche l’autorizzazione igienico sanitario, rilasciata dall’ASL di competenza.

Non bisogna dimenticare nemmeno il conseguimento dell’Hazard Analysis and Critical Control Points, più comunemente conosciuto come HACCP.

Gli allevatori non devono avere specifiche competenze o esperienze passate, è un’attività lavorativa che necessita di spirito d’iniziativa, non di qualifiche specifiche.

Allevare lumache: quanto costa?

L’avvio di un’attività lavorativa volta all’allevamento di lumache necessita di un investimento iniziale, ma quanto nello specifico? Prenderemo in considerazione un allevamento su un’area di 5 mila metri quadri, condizione che usualmente ha un costo di 20-22 mila euro. Nel dettaglio l’investimento comprende: recinzioni, terreno, lumache, semina e manodopera.

  • Recinzioni: su una superficie di 5 mila metri quadri ha un costo di 8 mila euro.
  • Terreno: la preparazione del terreno, con derattizzanti e disinfestanti, incide con un costo di 1.500 mila euro.
  • Lumache: le lumache da riproduzione, circa 24 mila, hanno un costo di 5 mila euro.
  • Semina: per ottenere risultati significativi bisogna eseguire una semina specializzata, usualmente con un costo di circa 600 euro.
  • Manodopera: considerando una media nazionale, i costi per la manodopera si aggirano intorno ai 4.500 euro.

Il guadagno concreto dall’allevamento di lumache

Preso atto di quelle che sono le potenzialità e i costi di investimento, è interessante analizzare quelli che possono essere i guadagni dati dall’allevamento di lumache.

I ricavi di questa tipologia di attività lavorativa sono vincolati alla tipologia di produzione. Principalmente gli allevamenti puntano su tre tipologie di produzione: lumache surgelate, sughi pronti con le lumache e caviale di lumache.

Oltre a queste tre tipologie di produzione è possibile commercializzare anche la bava delle lumache, garantendo agli acquirenti delle proprietà eccellenti medico-estetiche.

Nello specifico è possibile utilizzare la bava di lumaca in diversi settori, anche se quelli più ricercati e remunerativi sono: il confezionamento di sciroppi fluidificanti e la produzione di creme cosmetiche.

Considerando sempre un terreno da 5 mila metri quadri, ottimizzando tutte le risorse nel modo corretto, è possibile stimare un guadagno di circa 2-3 mila euro al mese. Condizione che può essere migliorata ampliando l’area di riferimento o attuando una politica di marketing mirata.